CAPITOLO 3

CAPITOLO 3

Dal mio diario personale, 12/01/2018.

Oggi sono terrorizzata. Terrorizzata dal cibo. Terrorizzata perché a volte mi piace quello che mi danno da mangiare. Non riesco neanche a toccarlo. Ho paura di provare piacere per il cibo. Mi sento davvero una merda quando provo a gustarmelo. Ho l’anima letteralmente distrutta. E’ a brandelli. Un pugno di banalissimi coriandoli bianchi. Banali come me. Bianchi perché odio i colori.
Sento il grasso colarmi dalla schiena, e non riesco a concentrarmi su nessuna conversazione. Provo a parlare e sento che ingrasso ogni secondo che passa. Sento la testa girarmi dal panico e mi sento come se avessi bevuto tutto il giorno. Il cuore mi sale in gola e non riesco a respirare bene. L’ansia mi spacca lo stomaco, sento quel vuoto che ti viene quando sta per succedere qualcosa di spiacevole. Quanto mi spaventa l’incertezza. Dietro ad essa si nasconde sempre una grande delusione. La mia vita qui si riduce a misurare l’ansia tra un pasto e l’altro. E niente di più.
Da quando sono qui ho ingerito talmente tante calorie che non riesco più a contarle. Vado sui siti e provo a capire. Vorrei morire, piuttosto che vedere le mie gambe grandi come le avevo prima. Mi sembra che qualcuno abbia soffiato sui miei documenti impilati perfettamente. Non so più come controllare tutto, non so dove mettere le mani. E allora grido internamente. Sono arrabbiata ma non sento niente.
Non posso uscire mai, tranne con il permesso dei medici. Mi hanno detto che sono troppo magra per stare qui, dovrebbero mandarmi all’ospedale con il sondino, ma mi stanno dando la possibilità di provare a rimanere. Io però non ci voglio andare in ospedale. Ho guardato su internet e ho scoperto di avere il BMI di una ragazzina di 12 anni. Non riesco a capire perché io continuo a vedermi uguale a quando ero 60 kg, mentre tutto intorno a me si sta pian piano sgretolando.
Mi sento sempre a disagio, parlo e ho paura di ferire le altre persone, vorrei che tutti stessero bene e fossero senza pensieri. Io posso soffrire, riesco a gestirlo, ma loro devono avere tutto il meglio che io possa dargli. Vorrei fare l’urlo più forte de mondo ma non mi esce niente. Soffro ma sono apatica. Non sento niente per nessuno.
Dico tante bugie, mento quando dico di volere bene alle altre persone, io non voglio bene a nessuno. Nemmeno a me. Non è colpa mia se non sento niente. Sento il vuoto. Se fosse un luogo sarebbe un gigantesco buco bianco. Senza dimensioni, senza forme, senza suono senza consistenza. Precisamente, il nulla. E io sono fatta per contare e basta. Io sono fatta per stare da sola. Vivo con la paura che mi odino tutti, so che mi prendono in giro alle mie spalle. E io sto male perché ci metto tutta me stessa per piacere agli altri, ma a nessuno importa veramente di me. Io vedo l’odio quando mi guardano. Non ho più amici. Ho solo Alessandro e non sento più niente neanche per lui. Avete presente quando leggi in faccia a qualcuno il fastidio che gli porti ? Mi succede con tutte le persone che mi stanno attorno e io mi blocco. Non riesco a essere cool come loro, giusta come loro, all’ultima moda come loro, sempre sul pezzo come loro. E mi sento una perdente, me lo dicono con gli occhi ogni volta che mi guardano.
Parlare con le altre persone mi causa disagio. E io odio il disagio, l’ho provato per tutta la mia vita. E’ quel sentimento di merda che non si scolla mai di dosso. A volte raggiunge picchi altissimi, e diventa acuto, è semplicemente fango spalmato su tutto il mio corpo , che tutti possono vedere. Io giuro che me lo sento attaccato alle ossa, e non posso toglierlo. Voglio sentire il dolore, altrimenti non mi sento viva. Vorrei svenire per sentirmi ancora me stessa, invece sono una ragazza che fa quattro pasti al giorno e non sa chi sia. Sono solo una ragazza grassa, il cibo mi guarda e me lo ricorda sempre. Mangiona di merda che non sei altro.Vorrei mollare, potrei andarmene quando voglio.. ma so che deluderei mia sorella, e so che ne morirebbe. E io non voglio farla stare male . Sono io che devo essere perfetta. Perfetta in tutto quello che faccio. Non POSSO sbagliare una singola virgola, altrimenti è gusto che io mi punisca perché me lo merito… sbagliare è da incapaci e io posso controllarmi solo così. Mamma lo diceva sempre, non si poteva sbagliare con lei. E io avevo paura di deluderla sempre.
Sono fiera della disciplina che uso su me stessa. Sono forte. Senza sarei solo una sfigata di merda. Voglio continuare a vedere le vene uscirmi dalle braccia, ogni giorno me le controllo con la paura che un giorno svaniscano. Sono la mia sicurezza. Voglio sentire i miei fianchi uscire, e non voglio MAI più sentire le mie gambe toccarsi. Potrei morire di dolore se capitasse. Così mi sento davvero al sicuro, bella e ordinata, pronta a perdere ancora più peso. Ma qui me lo impediscono e io li odio. Non posso abbandonare questo corpo meraviglioso, frutto di tanto impegno e dedizione. Sono bella così, e so che lo sarei di più se fossi 35 kg… potrei raggiungere il mio peso forma, e so che sarebbe anche più consono alla mia personalità. Voglio il corpo duro e forte, come la mia anima. Continuerò a incastrarmi i biscotti in bocca, e a sputarli appena arrivo in stanza. Ho paura che mi scoprano, ma ogni tanto vedo le altre ragazze che nascondono il cibo nelle tasche. E le odio a morte, perché vorrei farlo anch’ io e invece ingrasserò a differenza loro. Le invidio molto.

Ora ho la merenda e ho una paura fottuta. Voglio il mio cappuccino e basta, come è giusto che sia. NON SONO ANORESSICA, non ha senso che io stia qui, sono la più grossa di tutte, lo sanno tutti e glielo leggo in faccia a tutti coloro che mi guardano.

SONO IO CHE DECIDO COSA CAZZO MANGIARE perché VOGLIO E DEVO ESSERE MAGRA.

Questo articolo è guidato da “Noyz Narcos / Via con me”

37 Comments
  • Emi
    Posted at 17:11h, 16 Gennaio Rispondi

    Ciao vale ti ho scritto spesso anche in direct perché vabe ti ho sempre seguita e in più ho una sorella che per me è anoressica e avrei voluto parlare con te che ci sei passata ho 25 anni e sono di Milano, ora aspetto con ansia ogni volta il tuo “nuovo capitolo” per leggerlo e leggerlo anche a lei… aspetto una tua risposta mi farebbe un sacco di piacere poter confrontarmi con te! Un bacio grande e continua così che stai tornando la vale gnocca di prima 💪🏽💪🏽😘😘

  • Simona
    Posted at 17:28h, 16 Gennaio Rispondi

    Mi rivedo in tutto ciò che scrivi.. riesco a provare di nuovo il dolore che provavo ai tempi..quando mi costringevano a magiare e l’unico motivo per cui lo facevo era per far star bene i miei; per non essere più costretta a vedere mio padre piangere mentre non riusciva ad abbracciarmi perché ero troppo fragile. È assurdo, ma penso che solo chi c’è passato potrà comprendere fino infondo il significato delle tue parole. Sei meravigliosa Vale, ma soprattutto sei forte e coraggiosa. Questo tuo esternare lo dimostra, sei una combattente! Ti ammiro tantissimo e sono davvero fiera e felice di vederti così oggi. È un mostro difficile da sconfiggere ed è sempre dietro l’angolo ma tu sei più forte!! Continua a scrivere, aiuta te ma aiuta anche tantissime altre persone. Hai un’anima bellissima, un abbraccio ❤️

  • Paola
    Posted at 17:33h, 16 Gennaio Rispondi

    Ciao Vale,ti ho conosciuto grazie a uomini e donne,come molti del resto e poi ti ho rivista magra….ho iniziato a seguirti praticamente all’inizio del tuo percorso al centro…sono una mamma di 38 anni,madre di 3 pesti ,Mia di4anni ,Zeno di 2anni e mezzo e Jetro di 1anno ed ogni volta che ti vedo e leggo sui social vorrei solo abbracciarti e spero che i miei figli,un giorno abbiano la tua forza di vivere ed affrontare la vita.

  • Yle
    Posted at 17:39h, 16 Gennaio Rispondi

    Cara Valentina,
    Ti ho conosciuta per caso in Instagram. Non sapevo fossi famosa, ma il tuo stile mi ha attirato. Anche io sto lottando contro l’anoressia e ci sto riuscendo. La vita è più bella se al posto di controllare il cibo e il peso, impariamo a smorzare quella stupida voce che ci mortifica.
    Sei molto coraggiosa a raccontare la tua storia. Ti sono vicina.

  • Jenny
    Posted at 18:01h, 16 Gennaio Rispondi

    Ciao Vale..
    Ti scrivo ma faccio fatica a vedere bene la tastiera dagli occhi lucidi. La tua storia mi emoziona perchè io sono bulimica e in tante cose mi rispecchio in te. Mi sto curando ma non è facile! La strada è lunga ma bisogna esser forti e io ancora non credo di esserlo. Il cibo è il mio peggior nemico ma allo stesso tempo una calamita!! Vorrei esser forte come te, ecco. Vorrei che qualcuno mi aiutasse ma non sono in grado di chiedere aiuto!!
    Seguirti mi fa staccare per un po dal mondo e e vorrei adottarti, metterti qui cosï da poterti sempre avere accanto quando ho bisogno di sfogo.

  • Giulia
    Posted at 18:01h, 16 Gennaio Rispondi

    Sto seguendo tutti i capitoli e ti volevo fare i complimenti per il coraggio che hai avuto nel farti aiutare e soprattutto per la tua forza d’animo. Con le ciò che scrivi riesci a comunicare le tue emozioni, che arrivano dritte al cuore anche di chi, come me, fortunatamente non ha mai provato una cosa simile. Anche se probabilmente il percorso è ancora lungo penso che tu sia sulla buona strada e trovo che con questi racconti tu possa dare forza e coraggio anche ad altre persone che si trovano in questa situazione. Forza Vale 💪

  • Martina
    Posted at 18:13h, 16 Gennaio Rispondi

    Sai. Anche io ero ricoverata, ormai cinque anni fa. Anche io tenevo un diario, lo ho qui sulla scrivania. Scrivevo e disegnavo maiali e cibo. Perché mi sentivo un maiale e la mia unica concentrazione era solo sul cibo. Leggendo ciò che hai scritto mi sono rivista… Ho rivisto l’odio che ero riuscita a nutrire per me stessa al punto da volermi vedere scomparire. Ma non me ne accorgevo. Ora sono passati degli anni. Ci sono state sedute dallo psicologo che mi hanno allontanata da quel posto e da quello stato. Non so come, ma ci sono riuscita. A poco a poco, mi sono ricostruita daccapo. E se ricordo il senso di perenne debolezza che mi accompagnava ad ogni passo a cui rischiavo di svenire, se ricordo la sensazione di malessere che mi prendeva le ossa quando penso a quanto le stessi rendendo fragili, quando penso a quanto realmente fossi cieca a non capire che la vita è una sola e io la stavo facendo a brandelli insieme a quella dei miei genitori, mi chiedo come sia stato possibile. E mi dico che ora, sebbene ci siano dei momenti in cui ciò che è rimasto della malattia si faccia sentire, ho imparato a tapparle la bocca. Come lei aveva fatto con me e con la mia anima. Perché solo quando inizi a vedere le cose in modo diverso, e quando vinci la paura che nutri nei confronti del cambiamento, è come se uscissi dal tuo stesso corpo e vedessi a cosa lo stavi riducendo, che cosa stavi diventando. Il nulla, come quel buco bianco. E quando vinci la paura della perdita di controllo, ti accorgi che in realtà non esiste, è tutta nella tua testa. Ti accorgi che le cose non hanno bisogno di essere controllate per farti bene. E ti accorgi che la vita non è fatta per avere paura.

  • Katy
    Posted at 18:17h, 16 Gennaio Rispondi

    Vorrei semplicemente dirti che mentre leggevo mi emozionavo, perché ho sentito dentro di me le tue parole ho cercato di mettermi al tuo posto è non ci sono riuscita, perché erano troppo piene di rabbia e dolore quelle parole ma anche scritte da una ragazza tanto fragile che soffriva così tanto da non accorgersene. Io ti ho scritto un commento dicendoti che sei diventata solare e penso che adesso sei te stessa e quello che ci fai vedere si te è bellissimo e mi piace tanto, prima non ti seguivo perché in realtà non mi eri tanto simpatica ma adesso mi sono ricreduta, sei un esempio per tante ragazze e sarai l’orgoglio della tua famiglia, complimenti e attendo il tuo 4 capitolo ♥️

  • Alessandrabird
    Posted at 18:44h, 16 Gennaio Rispondi

    Immensa

  • Francy
    Posted at 19:00h, 16 Gennaio Rispondi

    Quanta sofferenza Vale, mi sono rivista in ogni singola parola… ricordo bene L odio che provavo verso tutti coloro che mi dicevano cosa è quanto dovessi mangiare, ricordo bene .. L odio era il sentimento più frequente.

  • Anita
    Posted at 19:02h, 16 Gennaio Rispondi

    Brividi sulla pelle, occhi lucidi e mille brutti ricordi in mente. Stesse sensazioni. Stesse paure. Immaginavo una stanza bianca, senza suoni, odori, persone, vita è volevo semplicemente abbandonarmi li. Avevo le lacrime agli occhi quando lo scrissi nel mio vecchio quaderno, Riileggerlo fa quasi paura. Sai Vale, sarò sincera, è stato difficile leggerlo. Le parole sono forti, Ma da una parte mi hai ricordato quanto forte sono stata, passo per passo, a buttare giù i muri di quella stanza apatica come me e decorarla di vita. Poco manca per eliminarla completamente.. ma grazie a te oggi sono riuscita a farmi una pacca sulla spalla e dirmi “cazzo Anita, sei stata forte” . E cazzo Vale, sei stata forte anche tu❤️ Grazie, sei fantastica

  • Roberta
    Posted at 19:13h, 16 Gennaio Rispondi

    Ciao Valentina, sei molto coraggiosa a scrivere tutto ciò, mi ha fatto moto effetto leggere queste righe..so che non è facile sentirsi a proprio agio con le persone quando si è presi da tutto un altro mondo. Ti invidio tanto, sei una donna forte continua così 😘

  • Chiara
    Posted at 20:02h, 16 Gennaio Rispondi

    Sembrano le.stesse o quasi parole che scrissi sul mio diario anni fa…oramai sei anni! Valentina ..non ti conoscevo prima …t’ho conosciuto solo come.dj ..e ora con questo blog…e penso sempre quanto la nostra mente sia un arma potentissima…nel bene e nel male… Mi sembra di rivivere momenti brutti ma che ringrazio x ciò ke sono adesso!

  • Jessica
    Posted at 20:25h, 16 Gennaio Rispondi

    Ciao vale come scrivi sembra che io sono davanti a te e vedo tutto quello che fai … Mi piace tantissimo come ti esponi è racconti la tua vita.. certo farlo non è facile e sei una ragazza fortissima vai continua così!! Ti stimo tantissimo 😘

  • Alessandra
    Posted at 22:11h, 16 Gennaio Rispondi

    Sei una donna forte che ha superato l’inferno….le tue parole mi bruciano dentro per quanto sono autentiche. Ti stimo dal profondo del cuore e ti auguro che la tua vita sia piena di attimi infiniti di felicità. Con questo messaggio vorrei dimostrarti la mia amicizia e dirti che so di cosa parli e so cosa si prova, e tu lo hai descritto nel modo migliore che si potesse usare. Grazie Vale, grazie perché stai dimostrando che se si lotta e se ci si crede davvero, si può smettere di sopravvivere e si può ricominciare a vivere. Ti voglio bene 💞💞💞💞💞sei una guerriera, tra le più forti!!!!♥️♥️💞💞💞💞💞

  • Woodstock
    Posted at 22:15h, 16 Gennaio Rispondi

    Avete presente quando leggi in faccia a qualcuno il fastidio che gli porti ? Mi succede con tutte le persone che mi stanno attorno e io mi blocco. Non riesco a essere cool come loro, giusta come loro, all’ultima moda come loro, sempre sul pezzo come loro. E mi sento una perdente, me lo dicono con gli occhi ogni volta che mi guardano.
    Parlare con le altre persone mi causa disagio. E io odio il disagio, l’ho provato per tutta la mia vita.
    Io non so o una rqgazza che soffre di anoressia, ma in queste poche righe mi ci sono ritrovata. Sempre stato e sempre sarà così. Hai avuto miglioramenti? Come hai fatto? Un bacio grqnde bella ❤

    • Ilaria
      Posted at 21:55h, 02 Aprile Rispondi

      Anni fa sempre su quella sottile linea di confine mai superata del tutto per fortuna…ma pur sempre seducente..37 kl ma non mi bastavano perché sono bassa 158 cm. Metro sempre in mano a misurare le cosce mia fissazione e ossessione perenne. Non mi era mai interessato che dove lavoravo io mi dicessero di continuo che ero troppo magra. Addirittura mi chiesero se stavo diventando anoressica ma io rispondevo che mi piaceva troppo mangiare. In realtà mi sentivo sopraffatta da una situazione sociale che non mi piaceva e da una situazione lavorativa che per me stava cominciando a diventare umiliante asfissiante oltre ad una recente relazione finita con un finale da tragicomico…per non dire di peggio. Ricordo che dicevo che mangiare era una perdita di tempo e a tavola facevo di tutto per nascondere pezzi di cibo nello scottexs. Ricordo l’assistente sociale mi chiese com’era il mio rapporto col cibo e io con tranquillità risposi che era buonissimo….ma quella insisteva sul mio aspetto fisico e allora io molto infastidita dissi che non ero malata…be’ la situazione mi stava sfuggendo di mano e non era la prima volta. Per me era diventato normale essere magra e dicevo anche di poter fare di meglio sotto gli occhi esterrefatti delle persone che vedevo ogni giorno a lavoro. C’era chi voleva portarmi dal nutrizionista…e io tornavo a casa e dopo lavoro salivo sullo step e su e giù ad allenarmi. Sapevo di avere un BMI alla soglia dell’anoressia eppure andavo avanti a controllare le calorie nelle tabelle nutrizionali dei cibi. Controllavo la percentuale di zucchero e grassi e se non erano bassi non mangiavo quella cosa. Insomma mi ero impossessata di una vita che potevo controllare visto che la mia non era come volevo. Non potevo controllare e non riuscivo a sperare i. Un futuro più sereno. Ci stavo anche bene. Godevo mi sentivo invidiata da tutti ed era energia per me. Era il mio carburante per poter viaggiare ancora…. finché poi ho avuto la capacità di svegliarmi e capire che se superavo quel confine avrei potuto non tornare più indietro da ciò che amo tantissimo come il mare

  • Isabella
    Posted at 22:27h, 16 Gennaio Rispondi

    Incollata come quando leggo un libro un tremendo ma bellissimo libro pieno di 1000 sensazioni..
    Ciao vale♡

  • Dora lavota
    Posted at 22:42h, 16 Gennaio Rispondi

    Leggere le tue parole mi fa tanto male perché io sono veramente grassa e vorrei essere magra ma non riesco 😞😞😞

  • Mel
    Posted at 23:17h, 16 Gennaio Rispondi

    “Non voglio MAI più sentire le mie gambe toccarsi. Potrei morire di dolore se capitasse.”
    Potrà sembrare un pensiero sciocco,superficiale ma,caspita quanto ti capisco. Questa malattia mi ha buttato giù,é riuscita a dominarmi per un anno circa,poi ho lottato con tutta me stessa e,con l’aiuto delle persone che mi vogliono bene veramente,sono riuscita a vincerla.
    Inizialmente l’ho fatto solo perché l’ultima cosa che volevo era ritrovarmi in un letto d’ospedale,dopo uno svenimento,strapiena di vitamine che mi avrebbero fatta gonfiare come un palloncino. Per un anno mi sono rifiutata di fare le analisi del sangue,pur sapendo di soffrire di anemia e pur rendendomi conto di quanto fossi debole,per non fare la cura di ferro che mi avrebbe fatto ingrassare anche non mangiando nulla. Mi sentivo sulle montagne russe ogni volta che mi alzavo da una sedia,all’inizio andavo in panico,poi mi sono abituata alla sensazione,e mi sentivo soddisfatta a provarla. Con quel perenne stomaco vuoto e quel senso di fame ormai perso mi sentivo sicura,forte,FELICE.
    Il mio peso più basso è stato di 42 kilogrammi per 160 cm o poco più,circa. Sì,pesavo poco ma non pochissimo potrai pensare,ma la debolezza e l’avvicinamento ad una caduta ancora più grave la sentivo tutta.
    Ora raggiungo i 47 kilogrammi,mi vedo molto meglio,per la mia statura,non mi reputo così fuori dal normale e nemmeno gli altri per fortuna.
    Alcune abitudini “sane” le ho mantenute,non riesco a bene la Coca cola,o mangiare nei fast food,ma sono molto più serena quando mi siedo a tavola,mangio tranquillamente e quando mi va,sicuramente sto attenta a non esagerare,ma come tutti,o quasi,d’altronde. Sono sincera,la paura che le mie cosce si possano toccare un giorno o che la mia schiena sia più coperta da carne mi terrorizza ancora. Perciò aspiro a rimanere così,perché ora mi sento bene con me stessa e con gli altri che si sono abituati alla mia corporatura esile ma non cosí sofferente come prima.
    Ti ammiro per la tua forza,so che non é facile.
    Un bacio grande e buona vita sempre ❤

  • Denise
    Posted at 23:42h, 16 Gennaio Rispondi

    Ciao Vale, ti seguo da anni ormai e ti ho sempre stimata.. Ora come ora ti ho presa come una musa ispiratrice..Scrivi delle cose forti dove sono riuscita a riflettere e a pensare.. di ciò ti ringrazio davvero con il cuore❤ un bacione grande

  • Arianna
    Posted at 23:44h, 16 Gennaio Rispondi

    Ciao Vale,
    Ti scrivo questo per dirti grazie. Grazie mille per tutto quello che scrivi, per dare una speranza a tante persone che sembrano averla persa. Me compresa. Piango leggendo quello che scrivi perché solo così posso capire veramente a fondo il mostro con cui mia sorella sta facendo i conti ormai da sei anni. E ti ringrazio per questo. Non è facile continuare così dopo anni di insuccessi. Non so più cosa fare con mia sorella, ogni cosa che dico e che faccio mi sembra sbagliata e sono a pezzi perché mi accorgo di non riuscire a fare nulla che possa aiutarla. Ma l’unica cosa che desidero con tutto il cuore è che lei guarisca e torni a guardare la vita con amore e gioia come vedo che stai facendo te. Grazie per donarmi ancora la speranza ❤️ La speranza che da tutto questo si possa guarire. E ti chiedo per favore se puoi darmi qualche consiglio perché non so più cosa fare ma l’unica cosa che desidero è aiutare mia sorella, lei è la mia vita. Grazie ancora Vale, sei un esempio per tutti.

  • Maria rosa
    Posted at 23:49h, 16 Gennaio Rispondi

    Ti ho sempre seguito a partire dal tuo percorso a uomini e donne, sono contenta che stai meglio,sono contenta che ti rivedo con i tuoi splendidi capelli neri!!! E sopratutto sono contenta che stai raccontando la tua storia perché potrai aiutare molte persone!!!ti abbraccio 😘❤️

  • Rosy
    Posted at 10:14h, 17 Gennaio Rispondi

    Ho i brividi ogni volta che ti leggo…credo che ognuno di noi nel corso della vita abbia degli ostacoli da superare, chi più, chi meno…tu hai avuto un periodo molto difficile e tra le righe si sente tutto il dolore che hai portato e che continui a portare ricordando quei monenti…sei una grande Vale..sii fiera di te e della tua famiglia, che ti vuole tanto bene e che ti ha aiutata…perché credo che la famiglia sia la cosa più sacra del mondo…in qualche modo vorrei dirti che ti voglio bene anche se nn ci siamo mai viste 😅 ma io un po’ ti conosco, ti stai raccontando ed è bello conoscerti..sei una persona speciale non dimenticarlo mai ❤️💪🏼

  • Marika
    Posted at 10:42h, 17 Gennaio Rispondi

    Solo questo riesco a scrivere… Mi tremano le mani……nn mi escono le parole……ti voglio bene,forza grande vale 💕

  • Monica
    Posted at 11:30h, 17 Gennaio Rispondi

    Pelle d’oca. 🖤

  • Silvia
    Posted at 13:06h, 17 Gennaio Rispondi

    Ciao Valentina, avevo letto dal tuo Instgram che avevi aperto questo blog, ho provato più volte di entrarci ma per via della rete o per via di non sono quale problema informatico non riuscivo ad accedere. Anche io come la maggior parte delle persone ti ho conosciuta tramite Uomini e Donne, e quando ti guardavo dicevo cazzo che tipina quella Valentina vorrei essere come lei; venivo a Bologna in quel periodo del programma a trovare il mio fidanzato e quando andavo in giro per la città speravo di trovarti in giro, solo per dirti di continuare ad essere così come ci facevi vedere di essere.
    In quegli anni pesavo 80 chili per 1.55, mi sono sempre vista male allo specchio, grossa, cicciona, obesa con mia madre obesa che mi ingozzava di cibo. Un giorno mentre ero a Bologna scopro dal cellulare del mio ragazzo che una sua parente mi definiva “una brava ragazza da tenere stretta ma con qualche chilo in meno”. Dopo aver pianto per tutto il giorno, l’indomani decido di iniziare una dieta “fai da te, ero all’università, i mille problemi in famiglia, esami da preparare e quei chili da eliminare, sapevo che non sarebbe stato facile; lo sapevo perche a 16 anni avevo iniziato una dieta controllata ed avevo fallito, mi ritrovai in bagno ossessionata dal cibo a vomitare, ne uscii con l’aiuto di mia madre, che mi guardava solo esternamente e che altro non faceva che dirmi di mangiare, riacquistai tutti i chili persi e altri ancora sino agli 80. Nel novembre de 2013 quindi riprendo la dieta, da 80 a 77 a 75 a 71 sino a 56.. bella mi dicevo, figa, non ero mai stata così, taglia 42, bel viso, gonna corta, short e tutot quello che non mi ero mai potuta permettere eppure. mi ero ammalata, un disturbo alimentare non è solo il peso, 56 chili è il mio peso forma e ne sono consapevole, erano gli atteggiamenti che avevo verso il cibo, è stato il modo in cui sono dimagrita che mi ha portata a definirmi malata, ho mangiato minestrone pranzo e cena per settimane, a volte anche solo pranzo o solo cena, a volte cercavo il litigio con il mio ragazzo per farmi passare quel poco appetito che avevo e così poter avere la scusa di non mangiare per giorni, mi appuntavo qualunque cosa mangiassi, mi pesavo in continuazione,, le mie amiche me lo dicevano che avevo qualche problema, provai a dirlo a mia madre ma più che dirmi di mangiare non potevano offrirmi, finchè un giorno non svenni in casa,non è successo nulla di eclatante, so solo che quello svenimento, mi aprii gli occhi, stavo esagerando, I miei comportamenti mi facevano pensare a quanto stessi sul filo del rasoio. Quell’ossessione in parte è svanita, il cibo è sempre il mio male da curare, mi sono iscritta in palestra e cerco di equilibrare cibo e attività fisica,ma non è facile per me, mi peso ancora tutti i giorni. Grazie Valentina, grazie a tutte per la solidarietà che mi trasmettete raccontando le vostre storie

  • Erika
    Posted at 14:31h, 17 Gennaio Rispondi

    Oramai, ogni settimana il tuo blog è un appuntamento fisso, adoro come scrivi, riesci a trasmettere tutto il dolore che hai provato solo con le tue parole, riuscendo a far capire addirittura come possa stare una persona che soffre di questa malattia! Lo trovo unico, non tutti hanno questa grande capacità..
    Grazie Vale, per essere un esempio e per aver mostrato quanta forza possa avere una donna, sei tornata ad avere gli occhi che luccicano di vita, quella vita che ti sbraneresti per riuscire a realizzare i tuoi sogni! Un bacione grande, sei speciale

  • A
    Posted at 18:42h, 17 Gennaio Rispondi

    Ti conosco da uomini e donne, ma per molto non ti ho seguito perché credevo ostentassi quell’ideale sbagliato di magrezza. Poi ho letto il tuo post del ricovero e ho iniziato a seguirti. Oggi ti stimo molto per come hai affrontato il tuo percorso e questo blog porta invece un messaggio positivo. Scrivere fa bene a se stessi, ma anche a chi legge. Avevo 14 anni quando mi resi conto di essere anoressica da circa 2 anni. Mi spiazzò, fino a quel momento non me ne ero accorta. Ne uscii drasticamente, non rendendomi conto però che la manifestazione era solo un sintomo. 5 anni dopo lessi un volantino in cui si parlava di binge rating e mi resi conto che da qualche tempo avevo sviluppato questo disturbo. Non ne sapevo nemmeno l’esistenza. Pensavo che mai più sarei ricaduta in certi meccanismi. Con molta fatica e lavoro interiore l’ho superato con la consapevolezza questa volta che lei (la malattia al di là del sintomo) sarà sempre con me, ma io la guarderò tutti i giorni della mia vita in faccia, perché amo troppo la libertà e la mia vita. Ti auguro di guarire dall’anoressia, ma ancora di più ti auguro di arrivare a questa mia consapevolezza perché solo allora sarai libera veramente. Un abbraccio

  • Giulia
    Posted at 23:02h, 17 Gennaio Rispondi

    Piango sempre….ho fame… ma come devo fare

  • Giovanna
    Posted at 00:22h, 18 Gennaio Rispondi

    Non avrei immaginato che dietro alla parola ‘anoressia’ ci fosse così tanto ..
    sei piena di vita tu, ce l’hai fatta tu, e grazie a ciò che stai creando con questi tuoi ‘capitoli’, spero ce la facciano anche tante altre persone.
    Sei fantastica e lo è anche questo tuo piccolo grande mondo.

  • Giuliano
    Posted at 23:59h, 20 Gennaio Rispondi

    Sei bravissima a scrivere. Questo blog deve diventare un libro.

  • GRETA GEMMI
    Posted at 16:18h, 22 Gennaio Rispondi

    Ciao Valentina, .. ti seguo da “uomini e donne” e ti sono vicina in questo momento perhe adesso non sono piu giovane come te, ho 38 anni, un marito ed una bimba meravigliosi, ..cosa che non avrei potuto avere se anni fa non fossi riuscita a guarire dall’anoressia. Ne ricordo ogni attimo. Mi sono ammalata a 18 anni e sono guarita a 22. Sono stati un’eternità e lasciano un segno indelebile,, non si dimentica, non si cancella E forse è un bene, perche riguardandomi alle spalle oggi posso vedere quanta fatica, quanto duro lavoro mi ha portata fino a qui oggi, felice e serena, innamorata della ia famiglia e soprattutto della mia vita. Perché non sappiamo mai quanto lunga sia e allora godiamola pienamente. Non è una passeggiata guarire ma si puo fare se si trova la forza in noi stesse e se si trovano le giuste motivazioni per cui combattere. Una ad esempio puo essere proprio il futuro. Vale la pena lottare e guarire per scoprire la meraviglia che ci riserva la nostra vita e tutte le gioie e le sorprese che ci attendono. E per potercele gustare al meglio serve che siamo in forza ed energia. magro non fa per forza bello….un corpo sano e curato è bello, il corpo di una persona serena e felice è bello, perché emana una luce bellissima. Forza Vale, io ti abbraccio fortissimo!

  • Serena
    Posted at 23:16h, 22 Gennaio Rispondi

    Mi vengono i brividi a leggerti. Quante sensazioni dolorosamente comuni, quanta fatica nel leggerle, quanta insana invidia mi prende per un attimo per quei giorni che, grazie a Dio, sono finiti. Sei coraggiosa, più forte di quanto tu creda o abbia mai creduto. Continua a scrivere e a condividere, hai un dono grazie al quale puoi aiutare tante persone che forse, un giorno, staranno meglio anche grazie a te.

  • comment1
    Posted at 13:09h, 31 Gennaio Rispondi

    Da questa pagina che hai voluto postare si nota anche un disagio mentale che si rifletteva nel corpo, etc. Certe frasi sono agghiaccianti e l’importante è guarire. Non so se tu sia credente ma la fede è vita e Maria aiuta. Nella vita si può anche sbagliare, si capiscono i propri errori, ci si corregge e si va avanti, non si può essere così duri con sé stessi.

  • Anna
    Posted at 09:25h, 19 Marzo Rispondi

    Ciao!
    Io non ti conoscevo; ti ho vista poco fa su Instagram e mi sono incuriosita, ho aperto il blog e son finita proprio qua sopra. Sarà stato il richiamo di un passato che fa sempre parte di me. Sei riuscita a descrivere perfettamente quello che tante volte ho provato e pensato anch’io. Grazie! Spesso non riuscivo a trovare le parole per esprimere il mio disagio e spesso non riesco a trovarle neanche oggi per cercare di raccontarmi. Grazie per questa condivisione

  • sharon bonadeo
    Posted at 14:46h, 06 Novembre Rispondi

    Santo cielo, quante volte li ho fatti anche io quei pensieri. Tutte cose che hanno sempre viaggiato nella mia testa fino a stordirmi. Siamo tutte così uguali ❤️

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