Capitolo 4

Capitolo 4

Non mi sono mai piaciuta. Ma quando dico mai intendo mai. Mamma mi ricorda sempre il mio volermi cancellare dalle foto con la penna. Dice sempre che la inquietava moltissimo vedermelo fare. Non ricordo il motivo, ma a volte lo sfondo era troppo bello per essere rovinato.
Sono cresciuta con l’ossessione per la musica, era la mia casa quando non sapevo dove andare, mi faceva volare in alto come un uccello, niente aveva più importanza quando sentivo la cassa sputare fuori le prime note. A casa non mi ci trovavo bene, mi sentivo tanto incompresa. Ero molto piccola, ma cantavo. Cantavo, cantavo e cantavo,  fino ad avere male alla gola. Volevo essere Amy Lee, volevo essere Avril Lavigne, volevo sputare fuori tutto il disagio, con la potenza della mia voce. Sentivo un fuoco dentro, lo stesso che col tempo mi avrebbe portato a fare tante scelte sbagliate. Sentivo qualcosa dentro, spingeva per uscire fuori, un brivido troppo forte per rimanere solo dentro di me. Non sapevo come avrei potuto trasformarlo in qualcosa di concreto. Forse non l’ho ancora capito. Perché lo sento di nuovo, proprio ora, e allora provo a vomitare qualche parola su un pezzo di carta, magari qualcuno capirà, magari qualcuno me lo saprà dire che significa.

Mi ricordo che mia sorella era stupenda, anche oggi lo è. Ma quando eravamo ragazzine io la invidiavo da morire. Era altissima, con questi lunghissimi capelli neri corvini, un naso perfetto e un paio di bellissimi occhioni verdi. Aveva due anni in più di me, lei era un cigno ed io il brutto anatroccolo. Mi viene da ridere, assurdo che penso e scrivo le stesse cose che già pensavo a 12 anni. Ero piuttosto sveglia, ma tanto, troppo emotiva. Comunque, vedevo la perfezione in lei, e già allora mi iniziai a sgridare perché non riuscivo ad essere così bella, tutti i ragazzi uccidevano per un suo sguardo mentre io ero invisibile. Come in casa mia. Come ovunque. Io non esistevo. Ero così timida che non riuscivo neanche a parlare, appena incrociavo lo sguardo di un ragazzo mi pietrificavo, non riuscivo neanche a dire il mio nome. Lei mi faceva uscire con suoi amici, anche se io non proferivo parola, e nessuno sapeva come mi chiamassi. Mi sentivo un sacchetto del pattume che lei, poverina, era obbligata a portarsi appresso. Fu proprio in quel momento, a 12 anni, che ricordo perfettamente di essermi messa davanti allo specchio per dirmi “io non arrossirò mai più”. E così sia. Mi obbligai a farlo. Andai contro natura. Provavo pena per il mio essere timida. Provavo pena per me stessa. Da quel momento in poi, non sarei stata più la stessa. Mi sarei controllata per tutta la mia vita, diventando un clone robotico della mia vera personalità, pronto a sabotare quotidianamente la mia parte più fragile, di cui tanto provavo vergogna. A volte non ci credo di avere 25 anni, me ne sento 50. Mi sono fatta tanto male. Da sempre. Mia sorella mi dice sempre che ho vissuto e passato troppe cose. Ed io sono d’accordo con lei.

Ossessionata dalla moda e dal mio corpo, iniziai a lavorare come modella in un importante  show-room bolognese. Ero appena uscita dalle superiori, e qualche soldo in più mi faceva comodo. Pagavano bene, mi ci aveva mandata il mio fidanzato dell’epoca. Buffo pensare  che ho sempre scelto lavori incentrati sul corpo, io che mi sarei strappata la pelle di dosso pur di vedermi magra.
Lavorai per diversi mesi con altre ragazze, palesemente anoressiche, che si divertivano a prendermi in giro per la mia taglia 42. Dicevano che non ero niente di che, che non capivano perché a volte i clienti preferissero me a loro. Tacqui. Questo è il mio punto debole, non riesco neanche a rispondere. Iniziai a mangiare solo pollo.
Un paio di clienti mi videro sfilare per loro e mi dissero che “mi stava malissimo tutto”, mi strattonavano per toccarmi i vestiti, io ero solo un manichino senz’anima. Mi sentivo molto in colpa, perché era colpa mia se non compravano i vestiti. Andai avanti. Soffrivo molto, ma avevo ancora la buccia dura. Ero piccola, bei tempi.
Un giorno cambiò tutto. Era il giorno del mio compleanno, e io avevo appena festeggiato a casa con mamma e papà. Andai a lavoro dove venni convocata dalla proprietaria dello show-room. Cristina mi piaceva, era una bellissima donna, mi aveva sempre trattata come una figlia. Mi chiese se ero ingrassata, e io risposi di no, deglutendo per la domanda così diretta, troppo diretta per una come me. Lei rispose per me e mi disse di si, senza esitare mi comunicò, dopo un anno di lavoro, che mi avrebbe messo a casa per un tempo indeterminato, con lo scopo di perdere peso per diventare assolutamente perfetta per quelle 38 striminzite che giravano per lo studio. Non dimenticherò mai quel momento. Ho provato ad eliminarlo, ma ci penso ogni giorno della mia vita. Come una condanna. Mi gira e rigira nella testa. Quel momento fu cruciale per la mia intera vita. Per la mia esistenza futura. Mi iniziai ad odiare più di quanto potessi già fare. Volevo morire dalla vergogna. La ragazza che arrossisce era tornata. Volevo dimenarmi dalla rabbia. Rabbia verso di me. Rabbia verso il cibo. Rabbia verso il mio stupido corpo, che no era perfetto come quello delle altre ragazze. Quella ciccia doveva sparire. Mi alzai e accettai, ma smisi di parlare. Ero sotto shock. Non era più la mia giornata speciale. Io meritavo la morte. Andai a casa e piansi tutte le lacrime del mondo. La torta di compleanno che mamma aveva preparato non aveva più lo stesso significato, mi guardava minacciosa, e io guardavo lei con tutto l’odio represso che potessi mai immaginare di avere. Accesi la musica, misi le cuffie, e improvvisamente tornai quella bambina che ero sempre stata. Quella che non sta bene da nessuna parte, quella un po’ in mezzo.
Quella che può arrossire. Chris Martin canta e io non mi trattengo. Tranquilla, dolce vale. Qui si può essere timidi, si può arrossire, si può piangere, tanto non ci vede nessuno.

Questo articolo è guidato da “Talk – Coldplay”

29 Comments
  • Sara
    Posted at 16:45h, 25 Gennaio Rispondi

    Ciao😊ti ho sempre stimata fin dal primo giorno che ti ho vista mi sei piaciuta fin da subito ..mi sono ispirata molto a te ..leggendo il tuo blog mi sembra di rivivere alcuni pezzi della mia vita.. “La malattia “ come la chiamano Loro .
    Loro nn capiscono quanto dolore e incomprensioni ci siano dietro..

  • Tina
    Posted at 16:45h, 25 Gennaio Rispondi

    Ciao vale,
    Incantata da questo nuovo capitolo,non posso che farti i miei più sinceri complimenti.
    Mi dispiace per tutto questo,lo comprendo tra l’altro.
    Ti voglio bene,un bacio.

    Tina

  • Rossana Coluccelli
    Posted at 16:58h, 25 Gennaio Rispondi

    Complimenti per la sincerità e il coraggio.
    Una domanda : la signora Cristina ti ha più richiamata?
    Forse c’è in sospeso qualcosa…il rispetto.

  • Simona
    Posted at 17:05h, 25 Gennaio Rispondi

    Vale,
    posso chiamarti così? Come se ci conoscessimo da sempre?
    Vale, volevo dirti che tutto quello che hai vissuto e che stai scrivendo mi sta arrivando dritto dentro e Dio solo sa quanto possa far male. Io sono come te sai? Mi sento sola, mi sento brutta, sono timida e sono grassa. Le foto riflettono lo schifo che sono e io odio vedere il modo in cui mi sono ridotta. Mi odio perché non mi piaccio. C’è gente a cui non va bene una 42 perché preferirebbe una 38 e poi ci sono io che sono una 48, ci sto di merda e non ho nemmeno la forza di cambiare le cose. Vale mi faccio schifo certe volte sai perché? Perché vorrei avere la forza che hai avuto tu quando hai deciso di smettere di mangiare. Io non ce la faccio. Forse perché il cibo è tutto quel che ho. Tutto quel che mi rimane. È la mia dipendenza e come tale mi sta uccidendo. Non so se leggerai mai questo messaggio, che non ha nemmeno molto senso, ma il succo è che Dio Vale, sei bellissima, stai tornando a splendere, stai riprendendo in mano la tua vita e, credimi, hai due “palle così” perché sono così abituata a vedere finte magre felici che tu con la tua storia, con le tue insicurezze e paure sono certa che riuscirai ad aiutare tante ragazze.

    • Danilo
      Posted at 00:19h, 26 Gennaio Rispondi

      Ciao, ho letto il tuo commento e mi sono sentito in dovere di risponderti. Ti descrivo brevemente quello che ho passato io: ballerino, corpo liscio e con i muscoli appena accennati, come piacciono alle ragazze. Ho trovato l’amore della mia vita, quasi 10 anni insieme. Ho messo su qualche chiletto, 20 per la precisione. È stata dura, molto. Sono arrivato al punto di aver accettato quello che ero diventato, perché non c’è niente di male. Adesso ho ripreso il mio peso forma grazie a tanti sacrifici, tante rinunce e voglia di cambiare, di essere libero. Di essere me stesso. Alla fine, dopo tante parole, volevo soltanto dire che la vita vale la pena di essere vissuta, ed è troppo breve per etichettati come ‘inutili’, cambiate per voi stessi e per chi vuole bene davvero. Un saluto.

  • Gabriella
    Posted at 17:11h, 25 Gennaio Rispondi

    Sai la parte della sorella….del non sentirsi giusta apprezzata e ammirata allo stesso modo….mi è sembrato di leggere la mia vita….solo che io ho scelto di farmi del male col cibo….vinci questa battaglia anche per noi😘sei bellissima

  • Valeria
    Posted at 17:18h, 25 Gennaio Rispondi

    Un racconto molto toccante…penso che chi aveva realmente seri problemi erano le ragazze che sfilavano e la famosa Cristina che quel giorno ti ha cacciata….ognuno di noi è bella/o per com’è e non bosogna mai permettere a nessuno di parlarci in questo modo … per me è donna colei che ha qualche forma e non coloro che sembrano manici di scopa,per intenderci come le ragazze che sfilavano con te…. non sottovalutarti mai perchè sei bellissima e non hai niente da invidiare da nessuno…. baci Valeria

  • Emi
    Posted at 17:38h, 25 Gennaio Rispondi

    Io, sono nata nel tuo stesso anno, anno 1993,ho avuto problemi di salute alla nascita, sono nata prematura,ero uno scricciolo, solo ossa, con degli occhi pieni di vita, io volevo vivere sicuro. hHo sfidato la sorte, ho rischiato la vita, sono stata per mesi dentro un incubatrice. Grazie a mia Madre, e grazie a Dio ce l’ho fatta. Sono sempre stata timidissima, non proferito parola da bambina, nemmeno ora da grande, che ho la tua stessa età.Arrosisco, sempre, è un modo per proteggermi. La Vita è il più bel regalo, ogni giorno, dobbiamo ricordarcelo

  • Violetta
    Posted at 17:46h, 25 Gennaio Rispondi

    Lacrime,lacrime e ancora lacrime nel leggerti.hai vissuto una vita dura ed e brutto per la tua tenera età .Mi rivedo,mi risento,e mi rimmagino nelle mille teistezze che ho passato ma Vale credimi col senno del poi tutte queste cicatrici fortificano ti formano una corazza forte e il sorriso che prima era falso sarà come un arcobaleno splendente.Ti voglio bene💜

  • Lorena
    Posted at 17:46h, 25 Gennaio Rispondi

    Ciao Valentina…. ho letto il tuo diario è sorprendente ciò che fa questa brutta malattia…. nn ne ho mai avuto a che fare ma credo che ti mangi sia il corpo che l’anima….. sei una gran donna , continua così cerca di volerti bene xche’ hai raggiunto un grande traguardo Te stessa 💋 vivi la vita più che puoi, vivi ogni giorno al massimo …come se fosse l’ultimo ….. un beso 👍

  • Emi
    Posted at 17:49h, 25 Gennaio Rispondi

    Sono del tuo stesso anno, il 1993,ed ho avuto problemi di salute alla nascita, Sono nata prematura. Sono stata per mesi, dentro un’incubatrice, un posto al sicuro, dove crescere. Ero uno scricciolo pelle e ossa, ho rischiato la vita, ma grazie a mia Madre, e a Dio, ce l’ho fatta. Sono cresciuta, troppo timida, non proferivo parola, e arrossisco tutt’ora,quando qualcuno mi parla, sono invisibile ancora oggi. Posso dire, che la Vita è un regalo, che abbiamo ricevuto, dobbiamo ricordarcelo ogni giorno, secondo me. Un abbraccio e baci

  • Elena
    Posted at 18:40h, 25 Gennaio Rispondi

    Valentina, tesoro, grazie. Abbiamo bisogno di persone come te. Tu sei l’emblema della Resilienza. Sei stata capace di affrontare tanto dolore, di guardarti dentro e di prendere per mano la Valentina 12enne e portarla al sicuro. Le hai fatto vedere la luce affinchè potesse ammirarsi in ogni sua forma e constatare con i suoi stessi occhi quanto è bella. Le hai fatto capire che è esattamente al pari di tutti gli altri, compresa sua sorella. Sei brava, meriti tutta la stima possibile. Sì, sono lezioni che hai imparato duramente, ma proprio grazie a questo stai trasformando la tua malattia non solo nel trampolino di lancio per una Valentina nuova (più consapevole, matura), ma stai facendo capire a tante persone in difficoltà che possiamo sempre invertire la rotta, passare dall’essere il nostro peggior nemico a essere la nostra stessa salvezza. Vorrei abbracciarti fortissimo in questo momento. Continua cosi, ti seguo.

  • Elisa
    Posted at 19:49h, 25 Gennaio Rispondi

    Ciao Valentina, ci credi che è la prima volta che faccio una cosa del genere? Cioè scrivere un commento 🤦🏻‍♀️ Nn sono molto social e nn sono per queste cose qui… ma ho seguito la tua storia e ti ammiro davvero tanto. Ammiro la forza che hai avuto per riprenderti la tua vita, e anche io fatto di scrivere tutto quello che ti è successo è davvero ammirevole… Nella mia vita ne ho viste di tutti i colori, dalla perdita di un fratello, poi di un cugino, il dolore della famiglia per queste perdite… compagni violenti… un padre che ci ha impicciato la vita più che mai… però mi sono sempre rialzata , ho sempre trovato la forza di andare avanti e vivere con il sorriso sulle labbra… ho 36 anni e sono mamma vi un bimbo di 3 anni e mezzo e grazie a lui adesso sono più forte che mai. Credo che la vita sia proprio questa, difficile è crudele ma allo stesso tempo meravigliosa per quello che può regalarti . Grazie per tutto quello che scrivi, credo possa aiutare molte ragazze a trovare la forza o una piccola ragione per non distruggersi perché vale la pena vivere questa vita per quanto dolorosa possa essere. Un bacio gigante ✌🏻💪🏻

  • Alessandra
    Posted at 20:15h, 25 Gennaio Rispondi

    Ciao Vale, ho letto il post… posso comprendere le difficoltà e le sofferenze che hai dovuto subire, ma mi balza subito all’occhio l’impostazione mentale che avevi giá a 12 anni, io ho 10 anni piú di te e quando avevo 12 anni sí pensavo all’aspetto esteriore e giá ai tempi incominciava a farsi sentire la pressione della società, come ad esempio i compagni/e di scuola, ma ricordo che non si riduceva solo tutto a quello, ci potevo rimanere male, e anche tanto sul mio essere “diversa”, ma poi c’erano altre priorità, altri valori, altri interessi… noi non siamo nati nell’era dei social network e nemmeno ci siamo cresciuti, ci si divertiva con le stupidate… solo dopo,intorno il 2000 abbiamo scoperto i social, e piano piano sono diventati i nostri specchi.. i nostri confronti… mentre voi, ci siete nati! Siete giá nati “in competizione” e mi viene da dire che i veri, prioritari, valori della vita, li avete accatastati dietro il mondo fittizio dei social, e questo anche grazie a chi non ha saputo spiegarvi e accompagnarvi post dopo post. In generale, cosa vuoi che pensi una adolescente davanti a instagram senza una “guida” al suo fianco che le possa far metabolizzare certi “esempi”? Con questo non ne faccio una colpa a nessuno, perché é tutta la societá che é cambiata. Siamo diventati tutti spietati.. non voglio dilungarmi troppo e non voglio essere pesante, il mio vuole essere uno spunto di riflessione. Detto ció, voglio andare controcorrente, non ti dico che sei bella perché farei lo stesso errore delle pubblicitá con le modelle strafighe, che vendono un utopia. Ti dico e ti auguro invece di avere sempre la forza di essere te stessa, portare avanti i tuoi ideali, ed essere felice. (E comunque magrezza non é sinonimo di bellezza😉)

  • Terri
    Posted at 20:22h, 25 Gennaio Rispondi

    Qui si può essere timidi. ♥️ Che bella sei.

  • Violetta
    Posted at 21:40h, 25 Gennaio Rispondi

    Condividere cose così personali, non può farsi che le persone sconosciute si sentano meno sole.
    Grazie vale. E ricordati sempre di amarti.

  • Sara
    Posted at 22:14h, 25 Gennaio Rispondi

    Cara Valentina ,
    È la seconda volta che ti scrivo, ma ho letto tutto quanti i tuoi articoli. Sinceramente non so se ti soffermerei proprio sul mio commento così piccolo , ma non mi importa.
    Mi stupisce leggere le tue parole perché io ti ho sempre considerato una ragazza veramente bella, fuori dalle righe particolare e mettevo le tue foto a volte come prototipo di paragone a me o ad altri.! ! È assurdo come la mente può farci credere qualcosa perché oggettivamente sei bella.. ma la cosa più importante di tutte su cui vorrei farti riflettere è che in questa vita la bellezza non conta , noi siamo una luce un anima chiamala come vuoi è il nostro corpo è solo un involucro.. quindi cosa c’è fuori conta poco alla fine! Non devi dare importanza al tuo aspetto quando dentro sei luce . Ricordati anche che la mente ti mente non ascoltarla mai ma TU SEI UN INSIEME DI COSE TRA CUI c’è la mente! . Ti giuro che anch’io posso capire la tua sensazione posso capire il non sentirsi nel mondo ma canalizza la tua energia interiore verso l’ alto stai andando benissimo!.. questa è la strada verso casa , il tuo posto sei te stessa fino a quando non lo capirai , cercherai ovunque un posto ma non lo troverai mai. Ti auguro una vita piena 💋 bacio grande

  • Ste'
    Posted at 22:34h, 25 Gennaio Rispondi

    ⭐⭐⭐⭐⭐.

  • Sabrina
    Posted at 00:38h, 26 Gennaio Rispondi

    Valentina ti ammiro moltissimo, sei una ragazza davvero umile, trasmetti un sacco di forza anche a chi non è ha… Leggerti è talmente piacevole che non smetterei mai di farlo…. Sei un grande esempio di vita… Grazie

  • Chiara
    Posted at 00:46h, 26 Gennaio Rispondi

    Oddio quanto sei limpida e chiara…ora…nel farci capire il tuo dolore…vorrei fosse un libro e che continuasse….sei veramente brava nel descrivere gli stati d’animo…il tuo dolore….le tue emozioni….sei davvero bella dentro e fuori…non vorrei mai smettere di leggere….ti voglio tanto bene anche se non sai nemmeno chi sono…
    Ma sei una forza della natura…Chiara

  • Lucia
    Posted at 11:26h, 26 Gennaio Rispondi

    cara Valentina, quanto ti sento vicina! sei tanto profonda, e quell’arrossire di cui parli, ho capito essere qualcosa di positivo, qualcosa che caratterizza chi è ancora disposto ad emozionarsi e a sentirsi vivo. quanto fai bene all’anima e al cuore, con le tue parole, tu non puoi nemmeno immaginare. continua così, apriti al mondo, che tanto ti ha fatto paura, racconta, libera, perché di una cosa sono certa, il dolore , dopo averlo attraversato, ci cambia, ci rende più forti, consapevoli, nuovi e forse anche migliori. ti auguro tutto ciò che di bello la vita ti possa regalare, ti auguro tutto ciò che sogni e anche di più, e di conservare quella leggerezza che stai piano piano acquisendo, che fa vivere al meglio anche gli ostacoli che incontrerai lungo il cammino. e anche se forse le parole di una sconosciuta che conosce un dolore simile al tuo non conteranno nulla, ti posso solo dire che credo in te, credo tanto in te. Go Vale!
    non vedo l’ora di leggerti ancora

  • Martina
    Posted at 12:07h, 26 Gennaio Rispondi

    Ti ringrazio. Queste parole sono un pugno al cuore..mi rivedo in tutto. TUTTO quello che ha scritto, tutti i ricordi che hai condiviso con tua sorella sono come flash-back troppo dolorosi. Però la tua storia, le tue parole fanno bene. Continua….io ti leggo e chissà forse serviranno anche a me che, proprio come te le fotografie le ha sempre odiate. Proprio come te avrei tanto voluto scomparire, proprio come te non si è mai piaciuta. Proprio come te ho qualcosa che mi brucia dentro. Proprio come te le parole le ha sempre cercate sui libri perché troppo timida e spaventata dagli altri. Troppo insicura. Grazie!

  • Carolina
    Posted at 14:25h, 26 Gennaio Rispondi

    Questo articolo, queste parole sono meraviglio il tuo modo di scrivere mi entra dentro, mi emozioni. Sei una ragazza straordinaria e grazie per la forza che metti in questa parole

  • Bea
    Posted at 14:43h, 26 Gennaio Rispondi

    Vale questi tuoi capitoli mi hanno fatto emozionare..ho pianto. Si capisce proprio il dolore che porti dentro. E quando parli del disagio, della timidezza, dell’arrossire..io mi rivedo in tutto questo. Mi sono sempre sentita la ragazza diversa, sbagliata, che non parla mai, che ha paura degli altri. E con gli anni tutti questi sentimenti mi hanno portata ad odiare tutti. sai circa due anni fa stavo per cadere nell’anoressia, come te contavo le calorie, mi pesavo tutti i giorni, mangiavo poco, cercavo di trattenermi. Volevo far capire agli altri il dolore che portavo dentro. Volevo che attraverso il mio peso loro lo capissero. non sono arrivata al limite, nel senso che ero arrivata solo a 47 ma credimi che se non mi fossi fermata sarei arrivata anche più in fondo. Voglio farti i complimenti per la tua forza. Perché sei una ragazza fragile ma anche molto forte. Ti auguro il meglio, te lo meriti.

  • Isabella
    Posted at 22:16h, 26 Gennaio Rispondi

    …..attendo con ansia il seguito..ti sto leggendo e spero che il capitolo non finisca..per quello aspetto sempre con.ansia il seguito..ciao vale

  • Geggia
    Posted at 17:18h, 05 Febbraio Rispondi

    Non sono solita a scrivere a persone che non conoscono, non lo ritengo necessario, ma mi piace essere una mera spettatrice, che invece di sentire ascolta che invece di parlare pensa ma difficilmente si esprime . Questa volta la tua battaglia mi ha indotto a risponderti.
    Non voglio spostare l’attenzione su ciò che ho vissuto io, non credo sia essenziale eticchettare quel momento, credo invece che ciò che differenzia te da molte altre ragazze che hanno avuto il tuo stesso problema o un problema collegato ai disturbi alimentari , sia stato il tuo coraggio per non provare più quella vergogna così logorante.
    Si è soliti pensare che i moventi per questa malattia siano a volte futili, che una persona pur di rientrare nei canoni prestabiliti dalla società si ammali, ma non è così, non è tutto così superficiale. Forse solo chi lo prova sa che questo disagio nasce dal profondo da un senso di inadeguatezza , da un momento all’altro ti ritrovi ad essere te l’unico mostro da combattere, ti accordi di essere meglio di qualsiasi antagonista che potresti incontrare nella vita poiché sai perfettamente quali sono i tuoi punti deboli. Credo che quando uno arriva a distruggersi sia un dolore silenzioso quasi sfuggente ma logorante e questo fa crescere in fretta, forse troppo in fretta .
    Ma da quel dolore si rinasce da quel dolore cominci ad apprezzare qualsiasi mera forma di bene e di amore, ma non quello banale , non quello con cui se ne parla con tanta superficialità , io parlo di quell’amore puro, quello che si percepisce fin sopra la pelle, è quello che senza motivo di rende per un istante felice di essere qui, nel mondo, che alla fine non è neanche poi tanto male .
    Beh quell’amore cominci a vederlo quando ti rendi conto di meritartelo, quando anche tu riesci a percepirlo e quegli strati di odio piano piano svaniscono .
    Beh Vale ti auguro di assoparare tutto il bene , ti auguro di riuscire a percepire quei brividi di felicità che la tua anima merita. Perché il dolore anche se ti segna passa , e ti fa apprezzare la vita, se pur complicata , squisitamente VIVA.

  • Vale
    Posted at 20:27h, 08 Febbraio Rispondi

    Valentina…quanto dolore, quanta sofferenza…è straordinario il modo in cui lo descrivi! Solo chi ha provato realmente quel vuoto e abitato in quel tunnel può parlarne così abilmente. Continua questo viaggio dentro di te, sei una vincente!!!!

  • Fra
    Posted at 14:33h, 28 Febbraio Rispondi

    Cara Valentina quando ti ho vista ls prima volta eri poco più che maggiorenne, eri la fidanzata di Mattia… Ti ho vista passare ed ho pensato: “mamma mia è bellissima!!” Non ti conoscevo poi una ragazza mi ha detto il tuo nome e sono andata su Facebook per curiosare sul tuo profilo, ebbene in quel momento ho chiesto a Dio se in un’altra vita mi facesse nascere bella come te!! Perché sei bellissima! Hai un viso e uno sguardo stupendo! Io bella non lo sono mai stata, almeno ai miei occhi, ma dopo tanti anni impari a convivere con questa insurezza che quasi non la senti più!!! Volevo solo dirti che un giorno di anni fa una ragazza, io, ti ha guardato e ha desiderato essere te…Sei stata bravissima, continua così e vedrai che presto volerai altissima

  • Valentina
    Posted at 14:51h, 19 Marzo Rispondi

    Grazie per aver condiviso queste parole così intime. Ci vuole tanto coraggio.A volte ci capita di perderlo o forse crediamo noi di averlo perso. Di periodi bui ce ne sono per tutti, sto continuando a credere che però tutto ciò che ci serve la vita è per rafforzare il nostro coraggio per realizzare i nostri obiettivi. Spero possa essere così anche per te, abbi fiducia. Abbi fiducia nella vita che è sempre positiva e abbi fiducia in te.
    Grazie.

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