15 Marzo 2020

15 Marzo 2020

15 Marzo 2020, Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, per combattere i Disturbi del Comportamento Alimentare.

 

Per lei

 

Volevo scriverti una lettera.

Vorrei scriverti mille cose, ma tanto le sai già.

Ho spento tutte le luci, ho messo la musica, mi sono accesa una sigaretta. Questo è l’unico modo che conosco per riuscire ancora a vederti, a delineare le sagome del tuo corpo.

Ossuto, buio, stanco.. vecchio.

 

Vorrei poterti descrivere cosa provo quando mi sveglio, quando mi alzo ancora in hangover, quando bacio Flash, quando mi metto la tuta ed vado al bar. Quando non so cosa indossare. Vorrei poterti descrivere cosa provo quando faccio colazione, quando ho voglia di una brioche. Non importa quale. Non importa la dimensione. Non importano le calorie. Vorrei poterti descrivere cosa provo quando ho fame di quello che mi va di mangiare.

 

E tu non lo sai.

Tu non ci sei.

 

Vorrei poterti descrivere cosa provo quando lui mi bacia, quando mi accarezza, quando ci addormentiamo insieme. Vorrei poterti descrivere cosa provo quando dividiamo un dolce, quando apriamo una bottiglia di vino, quando cuciniamo in piena notte. Vorrei poterti descrivere cosa provo quando facciamo l’amore, quando mi guarda. Vorrei poterti descrivere quanto mi sento bella.

E tu non lo sai.

Tu non ci sei.

 

Vorrei poterti descrivere cosa provo quando sono con Flash. Quando mi lecca, quando mi dorme accanto, quando lo faccio giocare, quando passeggiamo insieme. Vorrei poterti descrivere cosa provo quando si addormenta sulle mie gambe, quando mi guarda negli occhi, quando siamo al mare, quando corre libero. Vorrei poterti descrivere cosa provo quando sento il suo amore.

 

E tu non lo sai.

Tu non ci sei.

 

Vorrei poterti descrivere cosa provo quando corro. Quando non conto i passi. Quando mi alleno, quando sudo. Vorrei poterti descrivere cosa provo dopo gli allenamenti. Quando mi impegno. Quando sento male ai muscoli. Vorrei poterti descrivere cosa provo dopo, quando mangio, stanca, davanti alla tv. Senza contare. Senza calcolare. Senza esagerare. Vorrei poterti descrivere cosa provo quando sento l’energia, la forza.

 

E tu non lo sai.

Tu non ci sei.

 

Vorrei poterti descrivere cosa provo quando sento la musica. Quando metto play. Quando parlo con me. Vorrei poterti descrivere cosa provo quando mi godo una canzone, quando la cerco e finalmente la trovo. Quando ne scopro una nuova, quando ne consiglio una. Vorrei poterti descrivere cosa provo quando metto le cuffie. Senza silenzio. Senza morte. Vorrei poterti descrivere cosa provo quando sento la vita.

 

E tu non lo sai.

Tu non ci sei.

 

Riflesso

 

Vorrei poterti descrivere cosa provo quando mi guardo allo specchio. Quando mi dispero e quando no. Vorrei poterti descrivere cosa provo quando mi lavo e spengo la luce, e quando non lo faccio. Vorrei poterti descrivere cosa provo quando vorrei essere diversa, ma poi mi vado bene così. Vorrei poterti descrivere cosa provo quando condividiamo gli spazi.

 

E tu un po’ lo sai.

Tu ci sei.

 

Vorrei poterti descrivere cosa provo quando ho paura. Quando non vedo soluzione. Quando mi chiudo in casa, ma poi esco. Vorrei poterti descrivere cosa provo quando mi sento piccola, sopraffatta, insignificante. Quando affogo nell’angoscia. Vorrei poterti descrivere cosa provo da quando ho iniziato a sfogarmi. Da quando ho iniziato a parlare. Vorrei poterti descrivere cosa provo da quando ho delle amiche. Quando tutto passa.

 

E tu un po’ lo sai.

Tu ci sei.

 

 

Vorrei poterti descrivere cosa provo quando mi sento finita. Quando non so se sto andando dalla parte giusta. Quando non so che succederà. Quando non c’è nulla di organizzato. Vorrei poterti descrivere cosa provo quando sento il caos, quando nessuno mette in ordine. Vorrei poterti descrivere cosa provo quando decido di sistemare il giorno dopo. Quando non c’è fretta. Vorrei poterti descrivere cosa provo quando prendo tempo.

 

E tu un po’ lo sai.

Tu ci sei.

 

 

Sei quel sasso nella scarpa, quel prezzemolo nella pasta.

Sei il fumo nell’occhio, il singhiozzo dopo mangiato.

Sei le chiacchiere al cinema, l’aglio nelle patate.

Sei i Red Hot senza Frusciante.

Sei il wasabi nel mio sushi.

Sei il mio riflesso, la mia ombra.

 

 

“A volte i mostri sono reali, Anita. A volte sono reali, e l’unico modo per sconfiggerli è quello di essere un mostro più grande. Domali.”

(Lauren K.Hamilton)

 

2 Comments
  • Sofiane chakhsi
    Posted at 03:57h, 16 Marzo Rispondi

    Sei sempre più forte, grandissima gioia ❤️

  • Raissa
    Posted at 11:32h, 08 Aprile Rispondi

    Bellissimo Blog <3

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