Riflessione

Riflessione

“Anche se uno riesce a fuggire da una gabbia, non finirà col ritrovarsi in un’altra, solo piú grande?

(Haruki Murakami)

 

E’ la seconda primavera che guardo da spettatrice.

Sono di nuovo qui. Bloccata in un altro loop. Non c’è via di uscita, non posso fare nulla. Non mi rimane niente, se non aspettare. Proprio come te.

 

Guarda un po chi si rivede..

 

Sono un po’ arrabbiata.

Non è facile stare da soli, con i propri pensieri. Ridursi solo a se stessi.

Chi sei quando sei solo ? Quando nessuno può valorizzarti se non tu ? quando non conta quanto sei famoso, quanto sei popolare, quando sei semplicemente uno stronzo come tutti gli altri.

Isolarsi attiva un parte di noi, quella che non affrontiamo mai. Quella che infiliamo nel cassetto sperando che sparisca da sola. “Tanto poi passa”.

Isolarsi comporta una forza interiore che non si conosce ancora. Comporta percorrere una strada che non si perlustra mai, che si rimanda sempre. Ma qui non c’è pillola rossa o pillola blu. Qua non si può scegliere. Qui è così e basta.

 

Stare da soli è per coraggiosi.

 

Una volta ho aspettato. Mi è già successo.

Mi sono presa il diritto di essere libera. Me lo sono guadagnata, come chiunque possa essere già passato per questa attesa. E io ho aspettato un anno intero, mentre le stagioni mi passavano davanti. Inverno, primavera, estate, autunno e poi inverno di nuovo. Immobile. Sul ciglio della porta, con una sigaretta in mano, a fissare quel cazzo di giardino, l’unica finestra che avevo sul mondo. Tutto si riduceva a un prato, tre tavoli, quattro panche e niente di più. Nel mio mondo c’ero solo io. Ma io non ci volevo essere.

Sta succedendo ancora.

A volte mi sento come se dovessi finire di pagare qualcosa che ho già pagato.

Ma lo sento stretto. Non è il mio posto.

Mi sveglio e guardo il mondo dalla terrazza. Tutto si riduce a due pacchetti al giorno, in silenzio, cercando di capire cosa succederà dopo. Cercando di capire cosa farò dopo. Inutile negare di non avere paura. La ho. E non solo per il virus. E’ un déjà vu. In loop. Un sogno che ho già fatto.

In certi momenti mi sembra di essere tornata in quell’incubo, dove fermarmi era l’unica cosa che avevo sotto controllo. Dove ero passiva a tutto quello che mi accadeva attorno, dove non avevo scelta se non mettere in pausa. Dove dovevo mettere in pausa. Dove non c’era pillola rossa e nemmeno la blu. Dove non esisteva più niente. Dove non c’era futuro ma solo presente. Dove si poteva solo subire. Subire per guarire. Per stare bene bisogna stare fermi. Esiste un momento in in cui bisogna adattarsi. Esiste per tutti, un momento in cui bisogna prendersi cura di sé.

 

L’attesa è un fiore semplice. Germoglia sui bordi del tempo. È un fiore povero che guarisce tutti i mali.

(Christian Bobin)

 

3 Comments
  • Mattia Robino
    Posted at 16:48h, 21 Marzo Rispondi

    Ho inziato da poo a seguirti. Mi piace come scrivi e mi piaci tu. Tempo addietro ho inziato un viaggio dentro me stesso che mi ha portato a isolarmi dal mondo e quella finestra la conosco bene…
    Ho iniziato a scrivere (e mi piacerebbe condividere con te) e scavare sempre più, fino a che ho capito che la vita mi stava passando davanti. Da lì un’inversione di rotta, torno indietro, provo a risalire in superficie, ma non ci riesco mai completamente, il mondo che ho lasciato non esiste più, forse non è mai esistito veramente, ma ho scoperto un mondo dentro e ora sono diviso tra i due. Eternamente in bilico, indeciso e relativo, cioé fragile. So che sarà una battaglia che porteró avanti a vita e a volte credo che sia il mio destino e mi piace pure.
    Credo che adesso peró, sia il mondo come lo conosciamo a vacillare, a minacciarci…
    Sta a noi scegliere se agire per arginare il danno, salvare il salvabile o rimanere alla finestra a guardarlo mentre va in fumo…
    Ciao Valentina.

    Mattia.

  • Luana
    Posted at 18:59h, 21 Marzo Rispondi

    Beh..l’hai già fatto una volta, stare ferma per poi tornare a muoverti e vivere una nuova vita, più forte e coraggiosa di prima.
    Lo farai di nuovo, in maniera diversa..per come la vedo io ne hai passate tante, questa è solo l’ennesima prova per chi, come noi, non ha avuto una vita facile e affronta sfide ogni giorno..ne usciremo, migliori.
    Io ci credo.
    Grazie per essere la persona vera che sei.

  • Mattia Robino
    Posted at 20:10h, 21 Marzo Rispondi

    Ciao! Avevo scritto un commento 😫

Post A Comment

Iscriviti alla Newsletter